Ciao a tutti! Eccomi con una nuova recensione! Ringrazio tantissimo Gianluca Bota per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro. Qui sotto potete trovare la copertina e la trama.

TRAMA
Nel 1997 un ragazzino di 12 anni ed un pescatore si incontrano per caso lungo il porto canale di Bellaria Igea Marina. Dopo alcuni giorni cominciano a restaurare una vecchia barca in legno per poi dipingerla tutta di blu. Un caso che li ha fatti incontrare e tante passioni comuni che poi li terranno insieme: l’amore per il mare, per il cielo, per le parole e per la scrittura. Arriverà il 2002 e Luca diventerà maggiorenne e poi nel 2018 un uomo; e nonostante i contrasti con suo padre Paolo, Lupo sarà sempre lì al suo fianco. Giocheranno con i pensieri, viaggeranno con la mente, scriveranno riflessioni, saranno sempre uno ispirazione per l’altro. Tutto in una sola estate, o forse no. Tutto per un puro caso, o forse no. Una lettura dolce e veloce, una storia semplice ma che vi avvolgerà, un romanzo da leggere tutto d’un fiato. Lasciatevi cullare dal mare romagnolo, tra i sogni, i desideri e le speranze di Luca e Lupo.
RECENSIONE
“Lo aiuterò io a dipingerla. La rimetteremo a nuovo. Tornerà a splendere e sarà una fantastica barca dipinta di blu.”
Ho iniziato questo libro con molta curiosità. Ho apprezzato fin da subito lo stile fluido e molto diretto dell’autore ed è stato facile entrare in sintonia con il piccolo Luca. Il personaggio di Lupo incuriosisce già dai primissimi capitoli, il suo modo di parlare, le sue frasi sagge e dirette mi hanno colpita, tanto che mi sono ritrovata a fare diversi segni alle pagine. (sì lo ammetto, faccio delle piccole orecchie alle pagine quando trovo dei punti che mi colpiscono particolarmente…) La storia procede con continui salti temporali: troviamo il Luca dodicenne, bambino appena trasferito nella nuova città con i genitori, che invece di trovarsi nuovi amici della sua età, preferisce passare le giornate con quel vecchio e scorbutico pescatore, ma che il bambino trova divertente e saggio. In altri capitoli troviamo il Luca diciassettenne, prossimo alla maturità e ancora amico di Lupo, il quale continua a sorprenderlo con le sue riflessioni sulla vita. I capitoli ambientati nel 2018 invece ci fanno conoscere un Luca che ha oramai superato i trent’anni, ha una famiglia, un lavoro e una propria vita.
“Mi hanno sempre incuriosito i bimbi. Sai cosa hanno i bambini di speciale? Sai qual è il loro segreto? Loro non hanno esperienza. I bimbi hanno vissuto ancora poco per poter dire di avere vissuto, sono ancora troppo bassi per essere all’altezza, non hanno ancora sofferto abbastanza per avere paura del dolore. Quando sei bimbo la vita ti travolge e ogni attimo, ogni luogo ti regalano emozioni, perché sei inesperto, non conosci il mondo e non sai neanche cosa imparerai a scoprire. Se non hai mai visto le stelle cadenti, ad esempio, ti emozioni semplicemente a vederle ferme nel cielo. Se non hai mai visto un tramonto ti sembra spettacolare il sole di mezzogiorno. Ti sorprenderai delle nuvole perché non hai mai visto l’arcobaleno, ti innamorerai di un palloncino perché non sei mai stato su una mongolfiera. Proverai gioia a volare sulle spalle del papà perché non hai mai preso un aereo.”
Ho letto velocemente questo libro, mi sono lasciata trasportare dalla brezza marina che mi sembrava di percepire mentre sfogliavo le pagine: l’ambientazione ha un ruolo importante secondo me, le strade di Bellaria vengono descritte in modo semplice ma incisivo, il mare ha un ruolo chiave nella storia, e anche se leggevo sul divano di casa mia, mi sembrava di essere sulla spiaggia… a guardare la meravigliosa alba insieme a Luca e Lupo.
“Papà ci alziamo? “Di già? Ma non c’è ancora l’alba!” “Cos’è l’alba?” “Vieni te la mostro.” Restammo fino alle sette a guardare il cielo che cambiava colore fino a quando il primo raggio di sole, quello più alto, quello più mattiniero, quello più figo, non fece capolino lì in fondo, all’orizzonte. “Bella l’alba papà. Quando c’è di nuovo?” “Quando vogliamo noi! Ogni volta che vorremo, ci sveglieremo alle sei e chiederemo al cielo di accendersi.”
Mi è piaciuto il modo in cui viene raccontato il rapporto puro e genuino tra i due protagonisti. E’ stato bello vedere come un curioso ragazzino di dodici anni possa entusiasmarsi così tanto per una vecchia e piccola barca ed imparare ad amare il mare e tutto ciò che lo riguarda grazie a un uomo incontrato per caso; allo stesso modo è stato bello vedere come un’adulto sia riuscito ad entrare in sintonia con un bambino sconosciuto, e che l’abbia aiutato a sorridere ancora e a sentirsi importante per qualcuno. Lupo infatti ha una misteriosa storia familiare alle spalle e dei segreti, che verranno svelati solo alla fine del libro, sorprendendo il lettore…
Il libro tratta anche il tema della dislessia in modo non pesante e significativo. Ho apprezzato davvero molto la scena in cui Luca partecipa ad un incontro sulla dislessia presso una scuola ed ascolta un racconto di un ragazzino.
“… essere dislessici, o discalculici o disortografici, non è un problema, è uno stato. (…) Ok, diverso da quello che per convenzione siamo abituati a definire normale. Ma è uno stato. E, detta come va detta, se devo scegliere tra lo stato di molti degli insegnanti che ho incontrato nella mia esperienza scolastica e quella di un dislessico, di gente problematica come Leonardo, Steve Jobs, Einstein, beh non voglio offendere nessuno, ma preferisco problematico tutto la vita.”
Altri fattori interessanti della storia sono sicuramente la passione di Luca per la scrittura e tutti i vari pensieri pubblicati dal ragazzo e ispirati proprio da Lupo. Ho apprezzato molto le pagine di diario di Luca, riportate direttamente sul libro, con la scrittura da bambino: danno un tocco in più di originalità al testo.
Che dire? sicuramente una storia diversa da quelle che sono solita leggere, ma posso certamente dire che sono rimasta soddisfatta da questa lettura. Mi fa piacere uscire ogni tanto dalla “confort zone” , soprattutto quando ne vale la pena, e per “la barca dipinta di blu” ne è valsa la pena di sicuro! Lo consiglio a tutti coloro che hanno voglia di leggere un libro non troppo lungo, scorrevole e che tratti tante tematiche attuali e che vi porti direttamente al mare, sia che siate in vacanze o semplicemente sulla poltrona di casa vostra!
Grazie ancora a Gianluca Bota, vi invito a visitare la sua pagina Instagram , https://www.instagram.com/gianluca_bota/?hl=it e quella relativa al libro, dove proprio oggi è stata pubblicata un ‘interessantissima e originale proposta! Cliccate sull’icona qui sotto e andate a scoprire il mondo della barca blu!
Alla prossima recensione lettori!
Selene
Bella recensione! Credo che più avanti gli darò una possibilità. 😊
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Grazie mille! Sì, merita una possibilità 🙂🙂
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